Al convegno, tenutosi il 24 ottobre scorso presso il Senato della Repubblica, dal titolo “Professioni non regolamentate. Il punto a dieci anni dalle Legge 4/2013”, organizzato da Uni e Accredia su iniziativa della senatrice Ylenia Zambito e con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, è stato il Vicepresidente Giancarlo Badalin a rappresentare l’Associazione LAIT- Libera Associazione Italiana dei Consulenti Tributari e dei Servizi Professionali.
L’evento è stato l’occasione per fare un bilancio sui dieci anni di attività della normazione tecnica e della certificazione accreditata nell’ambito della qualificazione delle competenze e delle professioni non regolamentate.
Dal confronto è emerso come la legge 04/ 2013 può essere considerata una vera innovazione, poiché ha cercato di disciplinare le libere professioni non organizzate in ordini o collegi, ma molto rilevanti in termini numerici nel moderno mercato dei servizi professionali. La stessa legge si è posta, inoltre, l’obiettivo di accompagnare il professionista associato in un percorso virtuoso sino a prevedere forme di garanzia a tutela dell’utenza attraverso un’apposita attestazione di qualità e qualificazione professionale.
L'Attestazione di Qualità, ai sensi della legge 04/2013, è un attestato che certifica competenze, conoscenze e abilità del professionista e può essere rilasciato soltanto ai membri delle associazioni professionali iscritte nell'apposito elenco tenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. L’Associazione LAIT rientra a pieno titolo tra queste associazioni professionali e attraverso percorsi formativi appositamente formulati accompagna il tributarista fino alla certificazione, ai sensi della Norma Uni 11511.
La legge 04/2013 è certamente un progetto ambizioso, con una ricaduta sociale ed economica potenzialmente elevata, il cui successo è indissolubilmente legato alla capacità di “fare sistema” da parte di una pluralità di attori lo Stato (a partire ovviamente dai Ministeri competenti), il mondo delle Associazioni e delle relative “forme aggregative”, il sistema di certificazione/accreditamento (da Accredia ai singoli organismi di certificazione) e l’UNI, quale Ente di normazione nazionale riconosciuto.
Non è un progetto semplice da realizzare: richiede impegno, motivazione, perseveranza, capacità di investire lavoro attuale contro prospettiva futura. Ma LAIT è pronta.